Treni. Ancora ritardi e disservizi, decadimento del servizio ormai ridotto all’osso

Ennesima settimana nera, quella trascorsa, per i treni a lunga percorrenza in Sicilia. Sono diversi i casi di ritardi, disservizi e addirittura soppressioni delle corse nella nostra regione. Sabato 11 maggio i viaggiatori che avevano prenotato un vagone letto o una cuccetta sul treno 1954 si sono visti dirottati senza alcun preavviso sul treno successivo per Roma in partenza due ore e mezza dopo e, armati di bagagli, sono stati costretti ad attendere nelle stazioni senza alcuna assistenza.

Analoga sorte era toccata, nei giorni precedenti, ai viaggiatori dei treni 729 e 730 costretti a trasbordare, anche loro con i bagagli pesanti, su mezzi del trasporto regionale per poi essere imbarcati sulla nave traghetto e dirigersi a Roma.

«La principale causa di queste disfunzioni – sottolineano il segretario generale della Cisl Messina Tonino Genovese e il segretario territoriale della Fit Cisl Messina, Letterio D’Amico – è dovuta alla mancanza di locomotive efficienti, visto che quelle che svolgono tale servizio sono ormai vetuste e prossime alla dismissione, per questo la loro manutenzione è ridotta al minimo ed eseguita nella sola officina di Palermo, dove la priorità è la riparazione dei treni regionali». Ancora giovedì scorso, il treno 730 per Roma è partito da Palermo con 75 minuti di ritardo perché mancava la locomotiva e il treno 1964 per Milano è partito con un’ora.

«Ritardi e disservizi – sottolineano i sindacalisti della Cisl – per i quali si deve pretendere spiegazioni da Trenitalia che deve garantire la regolarità e la puntualità come da contratto di servizio».

«I treni lunga percorrenza, infatti, – continuano Genovese e D’Amico – sono quasi per intero finanziati dal Ministero dell’Economia e Finanza grazie ad un contratto di servizio decennale, mentre Trenitalia in Sicilia ha deciso da qualche anno di delegare alla Direzione trasporto regionale questo settore, smantellando le strutture di sala operativa, manutenzione e gestione che erano a Messina e si occupavano di questi treni. Una scelta che ha determinato un rapido e continuo decadimento della qualità del servizio offerto visto che la Divisione Passeggeri Regionale, che ha sede a Palermo, ha come priorità i treni locali».

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