Messina Social City, Gioveni: “Realizzata grazie a un mio emendamento, esulta chi era contrario”

“Tutti adesso gioiscono (me compreso) per la firma dei contratti dei 540 operatori transitati nella nuova “Messina social city”, ma non tutti possono sapere o addirittura ricordare che, se l’Amministrazione De Luca è riuscita a costituire l’agenzia per i servizi sociali per mezzo della quale passare alla gestione diretta dei servizi abolendo il sistema delle cooperative, è stato soprattutto grazie ad un emendamento che ho presentato in Aula nella storica delibera che istituì per la prima volta nella storia del Comune di Messina il “Regolamento per la gestione dei servizi sociali” che il vecchio Consiglio Comunale votò 2 anni e mezzo fa, esattamente il 15 settembre 2016″.

Così Libero Gioveni commenta una decisione storica, che da ieri elimina la gestione delle cooperative nei servizi sociali, e internalizza il servizio con la relativa assunzione di ben 540 persone. Il consigliere comunale, è giusto ricordarlo, in passato è stato uno dei pochi a credere alla gestione diretta dei servizi sociali. Chi come noi segue la politica cittadina, ricorda bene i suoi innumerevoli comunicati stampa per sollecitare le pregresse Amministrazioni a gestire in “house” il servizio. Così come è giusto ricordare, per onestà intellettuale, chi all’epoca criticò aspramente il consigliere Gioveni, sostenendo che legalmente non era possibile effettuare una internalizzazione del servizio, ed oggi esulta come se i meriti fossero anche i suoi. Alla faccia della coerenza e di chi ha la memoria corta.

“Fino a quella data -prosegue Gioveni-, non era mai esistito un Regolamento che disciplinasse la gestione dei servizi sociali nella nostra città. Pertanto, se non ci fosse stata questa opzione che volli inserire con forza quasi facendo da premonitore a cosa sarebbe prima o poi accaduto, il sindaco De Luca non avrebbe potuto minimamente pensare di abolire le cooperative passando alla gestione diretta, proprio perché, volente o nolente, esistendo adesso un Regolamento di settore, questo si sarebbe dovuto in ogni caso scrupolosamente rispettare o, diversamente, prima modificare.

Questi sono fatti, oltre che atti. Peccato -ribadisce Gioveni- che a non ricordare artatamente questi passaggi siano stati in questi giorni personaggi che, con tanto di foto ricordo, si sono prese impropriamente certe esclusive paternità. Ma la mia soddisfazione è talmente grande per questa battaglia vinta (per la quale do grandi meriti al sindaco De Luca per averci creduto) -conclude il consigliere comunale- che non posso non soprassedere a ciò che adesso, per chi conosce davvero la storia, è solo fuffa”.

 

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