Messina, i Forti Umbertini, un tesoro su cui si dovrebbe investire seriamente

Nel Salone delle Bandiere, a Palazzo Zanca, si è svolto il seminario su “I forti Umbertini”. L’incontro rientra nel progetto “Conoscere Messina per amarla. Nell’arte l’identità da ritrovare”; promosso dal Soroptmist Club di Messina, e rivolto soprattutto agli studenti delle scuole superiori. Il ciclo di incontri si pone l’obiettivo di sensibilizzare i giovani al patrimonio culturale della nostra città al fine di divulgarne la conoscenza e promuovere il senso di appartenenza al territorio. Relatori di questo terzo incontro sono stati il prof. Vincenzo Caruso, in qualità di Direttore del Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto di “Forte Cavalli”, ha fatto l’excursus storico che ha determinato la realizzazione del complesso sistema di fortificazioni difensive/offensive e che oggi sono da considerare delle vere “terrazze panoramiche sullo Stretto”. A seguire, l’architetto Nino Principato ha attenzionato le peculiarità architettoniche dei cosiddetti forti Umbertini (fossato, caponiera, piazza d’armi, rampe e polveriera), il cui nome indica il periodo di realizzazione, da parte dello Stato Maggiore dell’Esercito, che è compreso tra il 1884 e il 1914. Infine, il dott. Giuseppe Arilotta, ha relazionato sui nove forti della costa Calabra, che, insieme ai quattordici messinesi, rappresentavano un sistema difensivo unitario e, proprio in virtù di questa concezione organica, ha auspicato la possibilità di una valorizzazione culturale e turistica che dia consistenza all’intero complesso dello Stretto. Il 5 aprile, sempre nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, è programmato il quarto incontro dedicato a “L’architettura Eclettica Post-terremoto”.

Giovanna Croce

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