Erano specializzati in furti nei supermercati, arrestata famiglia di catanesi in trasferta a Messina

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina hanno arrestato tre persone di origine catanese, due coniugi, il marito 40 enne e la moglie 38enne ed il loro figlio 17enne, ritenuti responsabili del reato di furto aggravato nei confronti di un supermercato della zona Sud di Messina.

I coniugi ed il minore, portando con se altri due figli di 4 anni, hanno rubato da un supermercato di Pistunina, generi alimentari e dolciumi per un valore di oltre 200 euro, occultandoli in due borse premaman per neonati. Gli esercenti hanno notato dei movimenti sospetti ed hanno richiesto l’intervento dei militari dell’Arma.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile intervenuti, hanno bloccato la famiglia nel parcheggio del supermercato mentre, a bordo di un’autovettura presa a noleggio, stava per allontanarsi dal luogo ed hanno perquisito l’autovettura trovando, occultati all’interno della borse in cui erano custoditi gli effetti dei figli piccoli, e i generi alimentari sottratti poco prima dal supermercato che sono stati restituiti al proprietario.

I militari dell’Arma hanno, immediatamente, approfondito gli accertamenti, raccogliendo le testimonianze ed esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza, raccogliendo ulteriori indizi in ordine alla responsabilità dei tre familiari in altri due furti commessi nei giorni precedenti, il 24 e il 27 novembre, uno nello stesso supermercato e l’altro in un altro esercizio commerciale, poco distante, del medesimo proprietario. In questi due ulteriori furti, con modalità analoghe, erano stati sottratti liquori e generi alimentari per un valore complessivo di circa 200 euro.

Al termine degli accertamenti, i due coniugi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e, successivamente comparsi avanti al Giudice del Tribunale di Messina per l’udienza di convalida dell’arresto, all’esito della quale, l’arresto è stato convalidato, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e la donna alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., mentre il figlio minore è stato condotto presso il Centro di Prima Accoglienza di Messina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria minorile.

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