A secco di reti da quattro giornate consecutive, il Messina subisce al “Via del Mare” la terza sconfitta stagionale per mano dei leccesi. Il 2-0 al quattordicesimo turno è frutto delle reti prima dell’uruguayano Surraco, al 57′, poi di Lepore che, a due minuti dal tempo regolamentare, approfitta di un varco in barriera e batte Berardi su punizione. In dieci le due formazioni al triplice fischio, dopo le espulsioni di Baccolo e De Feudis. Ancora indisponibili Gustavo, Tavares e Bramati, il tecnico Arturo Di Napoli mantiene lo schieramento della gara precedente contro la Juve Stabia, affidando al tridente poco prolifico costituito da Barraco, Cocuzza e Leonetti il compito di trafiggere la porta presidiata da Perucchini.
Ed è un primo tempo senza grandi emozioni. Una rovesciata di Curiale al 21′, destinata a perdersi oltre la traversa, il tiro dalla distanza di Parisi alla mezz’ora e la ben più vistosa chance sfumata al 39′ sui piedi di Moscardelli, solo innanzi all’estremo difensore peloritano, sono le uniche occasioni da gol dei primi quarantacinque minuti.
Al quinto giro di cronometro della ripresa, il tiro dalla bandierina di Lepore a pescare Papini sarebbe stato un bel guaio per gli ospiti se il centrocampista salentino fosse riuscito ad agganciare la sfera.
Al 52′ è invece Freddi a dover intercettare il cross di Giorgione dalla destra per anticipare Cocuzza. La squadra di Braglia approfitta dunque del contropiede, scaturito dall’intervento coi pugni di Perrucchini sulla mitragliata di Parisi, per passare in vantaggio. Curiale serve Surraco e l’ex insacca la sfera. Si riparte dall’1-0 a dispetto delle proteste dei peloritani per un fallo non fischiato a centrocampo. Poco dopo Padulano rileva Cocuzza, nel tentativo del tecnico di scuotere un reparto avanzato che da qualche settimana non trova il gol. Certo la gara diventa più nervosa e al 61′, sul secondo giallo di Baccolo, il Messina resta in dieci. È Biondo, per Barraco, a compensare l’uscita dell’omologo, prima che Berardi letteralmente si opponga al raddoppio sulla conclusione di Moscardelli. Al 75′ dieci contro dieci sul rosso diretto per De Feudis, reo di un duro intervento su Giorgione.
Corre ai ripari mister Braglia sostituendo Moscardelli con Doumbia. Salva ancora Berardi all’85’ sul tiro a giro di Curiale, ora che i peloritani, affannosamente rincorrendo il pari, devono concedere qualcosa agli avversari. Poi, a due minuti dalla fine, sfuma ogni speranza con la punizione di Lepore che, a beffare Berardi, si insacca nell’angolino. I cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara non giovano al Messina per evitare la terza sconfitta stagionale. Il bilancio complessivo dell’undici di Di Napoli non è negativo. Certo il reparto più avanzato è in crisi e qualcosa occorrerà inventarsi, indipendentemente dal recupero di Gustavo e Tavares. Ci si aspetta, sotto l’albero, una macchina da gol, a completamento di una rosa che ha fin qui dato prova d’essere all’altezza del compito affidatole.