Taormina, nastro adesivo sulla David: la provocazione anti-Meta di Jago

Visitatori sorpresi pensano a vandalo, e qualcuno lo redarguisce

Armato’ di nastro adesivo si è fatto spazio tra i visitatori del teatro antico di Taormina e ha ‘coperto’ le nudità della sua opera, per poi ‘tapparle’ anche la bocca.

È la provocazione lanciata da Jago dopo l’ennesima “censura” da parte di Meta ai suoi contenuti social con protagonista La David, divenuta ormai la scultura della discordia e della bagarre tra l’artista e la società di Mark Zuckerberg.

Questa mattina, subito dopo l’ennesimo blocco al profilo e ai contenuti social, l’artista ciociaro ha deciso di ‘autocensurare’ la sua ultima opera, esposta per la prima volta al Parco archeologico di Taormina da ieri.

Occhiali e cappellino nero, Jago si è intrufolato tra i turisti e ha cominciato a srotolare il nastro adesivo mentre in molti – ignari della sua identità – hanno cominciato a filmarlo minacciandolo di pubblicare la cosa sui social, credendolo un vandalo.

Un paio di turiste tedesche lo hanno anche redarguito, salvo poi stringergli la mano una volta chiarita l’identità e il motivo del gesto.

A finire sotto la tagliola dell’algoritmo di Meta, oggi, è stato un post con cui Jago ringraziava la città per l’ospitalità e mostrava le opere presenti a ridosso dell’anfiteatro tra cui, per l’appunto, la David.

Ancora una volta vengono contestati contenuti espliciti o di carattere sessuale, nonostante le linee guida consentano la pubblicazione di opere d’arte anche di nudo.

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