L’ex sub commissario allo sbaraccamento si è detto amareggiato per il trattamento subito
Oggi l’avvocato Marcello Scurria ha tenuto una conferenza stampa per annunciare la revoca del presidente Schifani dall’incarico di sub commissario allo risanamento di Messina.
Questo provvedimento del presidente della Regione era nell’aria dopo il “pasticcio” dell’acquisto all’asta di alloggi per i baraccati (vedi Articolo correlato).
Scurria ha sottolineato il lavoro fatto in questi anni e per la revoca ha affermato: “Tanto tuonò che piovve e ne prendo atto”. Poi ha aggiunto che a suo avviso: “Questo è il momento più buio per la baraccopoli di Messina e lo vedrete in futuro.
Matilde Siracusano -ha ricordato Scurria- ha sempre detto che lo sbaraccamento non doveva essere uno scontro politico, invece così è stato. Io ho la coscienza a posto, più di ciò che ho fatto non potevo fare.
Oggi consegno a chi mi sostituirà una eredità abbastanza interessante e il patrimonio di chi oggi vive in una casa decente. Il presidente della Regione mi ha nominato sub commissario, mi aspettavo complimenti -ha concluso- invece ho ricevuto porte in faccia e una revoca”.
In merito alle dichiarazioni di Scurria, palazzo d’Orleans ha così replicato: “La decisione è stata assunta a seguito di ‘specifiche criticità’ riscontrate nella gestione delle funzioni affidate che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con il presidente della Regione che lo ha nominato. Palazzo d’Orléans ha dato sette giorni di tempo all’avvocato Scurria per presentare le proprie controdeduzioni, non ancora pervenute, all’esito delle quali verranno valutati i provvedimenti più idonei da adottare”.
