L’autrice ha ricordato l’attore napoletano: “Uno degli attori che ho amato di più, strappato via troppo presto
Cristina Cassar Scalia ha ricevuto nell’aula magna del Rettorato alla presenza della rettrice Giovanna Spatari, il Premio Troisi con la seguente motivazione:
“Siciliana DOC e scrittrice di grande talento, con il suo primo libro ottiene subito un riconoscimento importante ma è con le storie di Vanina Guarrasi che arriva la popolarità, raccontando una Sicilia non come semplice contorno ma come un autentico personaggio che vive di vita propria. Ed è sicuramente questo il segreto del suo successo”.
Si è svolto l’evento promosso da Marefestival Salina in collaborazione con l’Università di Messina e Libreria Bonanzinga in cui la scrittrice, intervistata da Daniela Bonanzinga, ha presentato il nuovo giallo, edito da Einaudi Stile Libero, dal titolo “Delitto di benvenuto – un’indagine di Scipione Macchiavelli”.
Il nuovo personaggio è un commissario, amante del buon vivere e poco esperto di delitti, costretto a trasferirsi da Roma a Noto perché punito ed “esiliato” per motivi di lavoro.
Siamo nei primi anni ’60 e la Cassar Scalia ha raccontato com’è nata l’ultima fatica, frutto di intense ricerche su quel periodo e su com’era la località siciliana, ancora non conosciuta come al giorno d’oggi.
Dai palazzi ai bar, dalle ambientazioni che ha vissuto nella sua infanzia e adolescenze ai ricordi dei suoi genitori, cresciuti proprio nella Val di Noto, l’autrice stavolta si è calata nei panni di un detective uomo trentenne, ma d’altri tempi.
“Vanina è solo in panchina… – ha rivelato – avevo nel cuore e nella mente la nuova figura di Scipione e volevo che uscisse il prima possibile, ma la vice questore Guarrasi tornerà a indagare molto presto, credo già a novembre”.
Così la Cassar Scalia ha anticipato l’uscita della prossima opera: una promessa importante per i suoi numerosi lettori e fan rimasti sorpresi del nuovo investigatore, che però ha già avuto ampio consenso.
“Noi libraie abbiamo il compito di indagare i gusti e le attese dei clienti – ha sottolineato la Bonanzinga – e, nonostante Vanina sia un detective attesissimo e cui il pubblico è particolarmente affezionato, il commissario Macchiavelli ha già riscosso grande successo”.
A moderare l’incontro il giornalista Massimiliano Cavaleri, direttore artistico del Premio Troisi che insieme con la collega co-organizzatrice Patrizia Casale, ha presenziato la premiazione.
“Massimo Troisi è uno degli attori che ho amato di più – ha detto la premiata – ce lo hanno strappato prima del tempo e, forse anche per questo, è rimasto un mito. Io ricordo di aver visto e rivisto Il Postino tante volte, con l’idea straziante della sua morte”.
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito della convenzione tra l’ateneo e Marefestival che ogni anno accoglie sull’isola eoliana alcuni studenti che partecipano ad uno stage formativo dal titolo “Salina UniMe Campus”.