Gli eponenti politici ritengono che Consiglio comunale e Circoscrizioni non possono essere “semplici spettatori”
I Consiglieri comunali messinesi di Fratelli d’Italia hanno chiesto al presidente Pergolizzzi la convocazione di un Consiglio comunale. Gli esponenti politici chiedono sia inserito all’ordine del giorno l’argomento: “Dibattito e approfondimenti sul Piano Città di Messina: prospettive ed effetti di carattere sociale, economico ed urbanistico”.
Chiesta anche la presenza del sindaco Basile, del vicesincaco Mondello, del Commissario per il Risanamento Schifani, del sub Commissario Scurria e dei presidenti delle Circoscrizioni.
Libero Gioveni, Pasquale Currò e Dario Carbone ritengono che “siano tanti gli aspetti e i temi da approfondire ma anche i dubbi legati sia ai progetti che alle destinazioni future degli immobili”.
I consiglieri portano ad esempio il progetto “Ca-Bis”. Chiedono se possa davvero riguardare anche la baraccopoli di Camaro San Luigi insieme a quella di Bisconte.
Così come per le destinazioni degli immobili (si pensi per esempio alle caserme), bisognerà tenere conto anche delle intenzioni della Prefettura che, per esempio, per la vicina caserma Gasparro di Bisconte ha già pubblicato un bando per 12 milioni di euro finalizzato alla gestione futura dei servizi di accoglienza e disponibilità ricettizia per 200 migranti per la durata di 2 anni.
Ma anche in generale sulle destinazioni future delle caserme, così come di altre realtà (ex Sanderson, Real Cittadella ecc.). “E’ abbastanza evidente, oltre che opportuno, -sottolineano i consiglieri- che il Consiglio Comunale e le stesse Circoscrizioni non possono fare da semplici spettatori”.
“In definitiva, quindi, -concludono Gioveni, Currò e Carbone- lo scopo del Consilio Comunale convocando è quello di consentire che un progetto di così tale portata che muterà le abitudini sociali, economiche e le destinazioni di decine di immobili pubblici della città venga condiviso con chi la città la rappresenta a tutti i livelli”.