Omicidio Alessandra Musarra, in appello confermato l’ergastolo per Cristian Ioppolo

Nessuna riduzione di pena per il 29enne Cristian Ioppolo, accusato di avere ucciso Alessandra Musarra nella sua casa di Santa Lucia sopra Contesse. Anche in appello confermata la pena dell’ergastolo.

Cristian Ioppolo, in primo grado, fu condannato all’ergastolo con l’accusa di aver ucciso la sua compagna Alessandra Musarra. Nell’udienza successiva il Procuratore Generale Felice Lima avanzò la proposta di una “pena concordata”, in pratica si trattava di una riduzione di pena in cambio della rinuncia a difendersi in appello. Gli avvocati della famiglia della vittima erano contrari a tale ipotesi, ma nella successiva udienza la situazione tornò alla normalità, poiché il presidente della Corte d’assise d’appello Bruno Sagone,  comunicò che Ioppolo decise di rinunciare alla pena concordata. Al termine della requisitoria, il giudice Lima chiese la condanna per Ioppolo a 24 anni di reclusione, facendo prospettare una corposa riduzione della pena. Ma così non è stato, infatti oggi i giudici della Corte d’assise d’appello hanno confermato l’ergastolo inflitto in primo grado.

Alessandra Musarra fu uccisa il 7 marzo del 2019 e venne trovata morta in una pozza di sangue all’interno della sua abitazione a Santa Lucia sopra Contesse. Gli inquirenti ebbero subito la sensazione che si trattasse di un femminicidio. Successivamente arrestarono il fidanzato Cristian Ioppolo che, dopo alcune contraddizioni, ammise di aver colpito la ragazza con calci e pugni.

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