L’uomo, che non aveva i requisiti per fare massaggi, avrebbe dovuto agire su un braccio dolorante
Un massaggio per alleviare un dolore al braccio di una 21enne si è trasformato in palpeggiamento nelle zone intime. Per violenza sessuale aggravata gli agenti della Polizia di Stato di S. Agata di Militello hanno arrestato il 65enne titolare di una palestra. L’uomo è stato anche denunciato per il reato di esercizio abusivo della professione di massaggiatore fisioterapista.
La giovane donna ha presentato denuncia al locale Commissariato di Polizia sostenendo di aver subito pesanti atti sessuali dal gestore della palestra, che si professava massaggiatore – fisioterapista.
La 21enne, dopo un allenamento, aveva accusato un dolore al braccio sinistro e lo aveva riferito al titolare della palestra. L’uomo, sostenendo che probabilmente si trattava di una contrattura, le ha proposto di effettuare dei massaggi.
Il 65enne dopo aver fatto adagiare la donna sul lettino, invece di eseguire dei normali massaggi decontratturanti, ha effettuato ripetuti e insistenti palpeggiamenti nelle parti intime.
La giovane, rimasta esterrefatta dalla anomala condotta dell’uomo, non era stata in grado di reagire immediatamente. Solo dopo qualche giorno, anche confortata dai parenti, aveva deciso di incontrarlo per chiedergli spiegazioni. Durante l’incontro la ragazza aveva usato l’accortezza di registrarne le dichiarazioni, ovviamente a sua insaputa.
Dall’ascolto della registrazione è emerso come il massaggio fosse stato realmente praticato con modalità del tutto anomale, in zone completamente diverse da quelle effettivamente indicate come doloranti dalla ragazza.
L’uomo ha ammesso espressamente di aver “sbagliato” nel non averla avvisata preventivamente sul particolare tipo di massaggi effettuati, di “essersi dimenticato” di trattare la zona (braccio sinistro e spalla) che gli era stata segnalata come dolorante e di “essere stato poco professionale”.
Pertanto l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
All’arrestato è stato contestato anche il reato di esercizio abusivo della professione. Ha infatti svolto senza averne i requisiti, l’attività di massaggiatore – fisioterapista, richiedendo un compenso di 20 euro.