L’Istituzione ha realizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione
In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione.
Ogni giorno, l’Istituzione è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne. Le iniziative intraprese sono tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante.
La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social dell’Arma, rappresentano strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino ciò che subiscono.
In tale prospettiva, sono stati realizzati uno spot con la partecipazione del famoso presentatore televisivo Carlo Conti. Realizzato anche un videomessaggio a cura di personale dell’Arma, che invitano le donne a “fare il primo passo”.
Un altro pilastro della campagna è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità. In molti Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna.
Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”.
Nella provincia di Messina, le caserme illuminate di arancione saranno quelle del Comando Provinciale e delle Compagnie di Santo Stefano di Camastra, nonché delle Stazioni di Lipari e Santa Teresa di Riva.
Sul sito www.carabinieri.it, esiste una dedicata sezione al “codice rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime.
In un quadro sociale e normativo in continua evoluzione, l’Arma ha avviato da tempo progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.
Nel 2009, è stata istituita anche la Sezione Atti Persecutori.
È una unità di punta, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e psicologiche, cui si affiancano anche investigatori.
A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”. E’ costituita da ufficiali di polizia giudiziaria con una formazione certificata nello specifico settore.
Fungono da punti di riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e sono elemento di raccordo, a livello centrale, con la Sezione Atti Persecutori.