Il Messinese Andrea Bruno, campione Europeo di Tiro a Volo “Elica”

Si è chiusa ieri con una bellissima premiazione la 51esima edizione del Campionato Europeo di tiro a volo specialità “Elica”, valida anche come seconda prova di Coppa del Mondo, che si è svolta al TAV di Castanea. Il titolo più ambito di campione continentale è andato al ventiseienne messinese Andrea Bruno, cresciuto sportivamente proprio sui campi di Castanea. Nel corso dell’ultima entusiasmante giornata, ha sbaragliato la concorrenza con 29 eliche centrate su 30 e si è poi aggiudicato il barrage su cinque colpi con l’agrigentino Paolo Vitale. Meglio di loro ha fatto soltanto l’esperto egiziano Salah Kassem, autore di uno spettacolare en plein, che si è aggiudicato, così, il successo in Coppa del Mondo. Quarto posto a pari merito (28 eliche) per Daniele Di Bella, Francesco Prestifilippo, Fabio Donato e Giuseppe Cappadona. “Ho provato una grandissima emozione nel vincere l’Europeo a Castanea – ha dichiarato “a caldo” Bruno – dopo le 19 eliche di sabato, ho fatto segnare un “immacolato” 10 e avuto ragione di un avversario forte come Vitale. Sono stato bravo nel mantenere sempre alta la concentrazione. Le condizioni meteo mi hanno aiutato con sole e, soprattutto, assenza di vento”.
Oro tra le donne alla favorita laziale Federica De Mattia, che ha preceduto con 26 eliche la beniamina di casa Emanuela Barillà (25), le britanniche Jo Watson Hopikinson e Dionne Rogers e la maltese Mikaela Galea.
L’Italia ha conquistato altre tre affermazioni individuali nelle restanti quattro categorie, che hanno visto primeggiare: Alessandro De Mattia (Junior), Jean Francois Palinkas (Master), Kassen (Senior), ma il titolo è andato a Vitale, e Nicolò Feo (Veterani). Nella sfida delle Nazioni, poker di vittorie per gli azzurri del ct Giuseppe Rodenghi. La premiazione, alla quale hanno presenziato, tra gli altri, Luciano Rossi e Palinkas, presidenti di Fitav e Fitasc, ha fatto calare il sipario sulla manifestazione internazionale, mirabilmente organizzata dal TAV Castanea caro alla famiglia Passalacqua. Messina si è meritata, così, in un indimenticabile lungo weekend, una vetrina di rilievo e può sognare adesso di ospitare la rassegna iridata.

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