L’attività di controllo ha consentito, oltre al sequestro, di denunciare tre persone
Durante la consueta attività di controllo gli agenti delle Volanti hanno denunciato tre persone trovate in possesso di un cospicuo quantitativo di “botti di Capodanno” per lo più di matrice artigianale e dunque altamente pericolosi.
Il primo sequestro è stato effettuato presso l’abitazione di un cinquantaseienne messinese. E’ stato trovato in possesso di 18 petardi – meglio noti come cipolle – privi di tracciabilità e costruiti artigianalmente, pertanto particolarmente rischiosi per chiunque li maneggiasse.
Il secondo sequestro è stato effettuato agli imbarcaderi delle Caronti a carico di due palermitani, un trentaquattrenne e un ventinovenne. I due viaggiavano su un minivan appena sbarcato dalla Calabria. A bordo del mezzo sottoposto a perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato circa 110 chili di artifizi pirotecnici e 10 petardi artigianali.
In entrambi i casi l’artificiere della Polizia di Stato ha confermato l’elevata pericolosità dei botti e ne ha curato l’immediata distruzione.
Durante i controlli i poliziotti hanno eseguito anche arresti. Uno per l’illecito reingresso nel territorio dello Stato italiano di un 60enne tunisino.
L’uomo, già espulso dal territorio nazionale nel 2020, è stato trovato a Torre Faro in palese violazione delle prescrizioni impostegli dal decreto di espulsione.
Dopo la convalida dell’arresto da parte dell’Autorità Giudiziaria, al cittadino tunisino è stato comminato un nuovo decreto di espulsione. Il 60enne è stato accompagnato alla frontiera, con imbarco su volo diretto a Tunisi.