“Pensavo di averne viste di tutti i colori ormai, ma l’inaspettato ingresso (con accettazione) di Cecilia Caccamo (a cui faccio gli auguri) in Consiglio Comunale, mi fa pensare che ancora, evidentemente, il tempo delle sorprese non sia finito a Palazzo Zanca”.
Il consigliere comunale Libero Gioveni, che già in passato aveva evidenziato l’inopportunità politica del possibile ingresso in giunta di Elio Conti Nibali parlando di “parentopoli”, oggi non condivide, soltanto esclusivamente sotto il profilo appunto dell’opportunità , che a sedere sugli scranni dell’aula consiliare sia la compagna ufficiale del sindaco Accorinti.
“Sulla persona nulla da dire – ci tiene a sottolineare Gioveni – anzi, mi ha fatto ancor più simpatia la nuova collega quando nel 2014 volle istoriare di sua iniziativa il cero votivo donato a Santa Eustochia, ma non si può pensare che a “controllare” il primo cittadino debba essere chi ne condivide, evidentemente con trasporto e sentimento, tutti i momenti della sua esistenza.
D’altronde – prosegue il consigliere comunale – così come evidenziai sulla vicenda Conti Nibali, il buon Renato ha sempre fatto passare il messaggio che le logiche spartitorie di “quellicheceranoprima” fossero totalmente distanti da quelle loro, facendone anche un cavallo di battaglia nella sua campagna elettorale.
Se ciò è stato fatto per avere un rinforzo in più in aula visto che il neo collega Rella pare abbia preso le distanze da tempo da questa giunta – rimarca ancora l’esponente Udc – di certo Accorinti avrebbe potuto pescare e ricercare ancora nella sua lista della “Amministrative” del 2013, a meno che si è reso conto che i suoi restanti “gladiatori” non abbiano anch’essi abbandonato la nave!
Se è così, allora che ben venga la Caccamo – conclude Gioveni – così forse vedremo di più anche in aula il primo cittadino, spesso assente nelle occasioni importanti”.
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