Totò D’Urso si dimette dal Cda del Teatro Vittorio Emanuele di Messina

Anche Totò D’Urso segue la scia dei dimissionari e lascia il Cda del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Oggi ha consegnato la lettera di dimissioni e non intende tornare indietro sui suoi passi. D’Urso da tempo contestava le decisioni del Cda ed era considerato un “ribelle”. “Questa è una decisione che medito da tempo -ha affermato D’Urso-. E’ notorio a tutti il mio pensiero in merito alla gestione dell’Ente Teatro, ma adesso ho deciso che il mio pensiero ed il mio modo di agire è incompatibile con l’attuale gestione”.

D’Urso aveva fatto presente più volte il suo disagio al primo cittadino, ma non ha mai ottenuto i risultati sperati: “Ho riferito più volte a Renato Accorinti il mio disagio e gli ho esplicitato una serie di circostanze che potevano essere chiarite all’interno del Cda in sua presenza. Il sindaco, invece, ha preferito ascoltare solo una campana, ottenendo solo una versione dei fatti”.

L’ex consigliere di amministrazione del Teatro Vittorio Emanuele non vuole scendere nei dettagli dei motivi che lo hanno portato alle dimissioni “perchè l’elenco sarebbe lunghissimo”, ma cita uno degli ultimi episodi che non ha gradito: “Non è possibile -tuona D’Urso- deliberare spettacoli o eventi già effettuati. L’ultimo, in ordine di tempo, è quello tenutosi al Castello Bauso. Chi mi conosce -conclude amareggiato D’Urso- conosce la mia passione per il teatro e io credevo davvero che il nuovo Cda potesse portare davvero una ventata di cambiamento e trasparenza, ma mi sono reso conto che questi due termini non sono contemplati nel vocabolario di questo consiglio d’amministrazione, pertanto la mia persona è totalmente incompatibile ed ho rassegnato le mie irrevocabili dimissioni”.

 

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