Le indagini furono avviate nel mese di dicembre 2023 dai Carabinieri
Divieto di dimora e sequestro penale nei confronti di un datore di lavoro operante nel settore edile. L’uomo è ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (Caporalato).
Le indagini furono avviate nel mese di dicembre 2023 dai Carabinieri dopo un grave infortunio sul lavoro di un cittadino magrebino irregolare. L’incidente avvenne nell’isola di Panarea, mentre svolgeva attivitĂ lavorativa per conto dell’indagato.
Il magrebino denunciò che, mentre si recava a bordo di un muletto presso un deposito per lo stoccaggio di materiali rimase schiacciato dal ribaltamento del mezzo lungo la strada di montagna.
L’extracomunitario riportò la frattura del perone e lesione al legamento di un ginocchio. A seguito dell’incidente l’infortunato venne allontanato dal luogo dell’incidente e abbandonato nei pressi di una strada.Â
Poco dopo venne soccorso da un passante che lo accompagnò presso la vicina guardia medica di Panarea. Successivamente, vista la gravità della lesione, venne prima accompagnato presso il nosocomio di Milazzo e, successivamente, elitrasportato presso l’Ospedale Cannizzaro di Catania.
Le indagini consentirono di verificare che il datore di lavoro avrebbe sottoposto a sfruttamento lavorativo. Approfittando dello stato di bisogno, faceva lavorare con una misera paga almeno 7 extracomunitari.
I lavoratori erano sottoposti a condizioni lavorative e alloggiative umilianti in una condizione di assoluto degrado.
E’ stato riscontrato, infatti, che i magrebini alloggiavano all’interno di tre container composti da piccole stanze con diversi posti letto. C’era una cucina fatiscente e un unico bagno in stato di assoluto degrado.
I lavoratori percepivano dai 5 ai 7 euro per 12 ore di lavoro al giorno. Lavoravano sette giorni su sette, per almeno 10 ore al giorno, senza usufruire di periodi di riposo, ferie e permessi.
L’uomo avrebbe anche ordinato ai lavoratori di incenerire i rifiuti prodotti durante l’attivitĂ lavorativa.
Nel corso dell’operazione, si è proceduto anche al sequestro penale preventivo dei container dove hanno abitualmente alloggiato i lavoratori sfruttati. Sequestrati anche due mezzi utilizzati durante l’attività lavorativa.